Tempi Morti ripercorre due decenni e mezzo della carriera artistica di Eleonora Danco, dal 2017 al 1996. Testi, monologhi, poesie, racconti, che dagli esordi a oggi, contengono una verità di cui allora potevamo avere solo un’illuminazione. Da Sarah Kane a Mark Ravenhill, i testi di Danco contengono un potere non solo rappresentativo ma anche visionario: una profezia di una forma di sopravvivenza. La sua scrittura per immagini, dai ritmi spiazzanti e tragicomici, prende ispirazione dalle opere di Bacon, Cézanne e Rauschenberg. Considerata unanimemente una delle artiste teatrali più importanti della scena artistica nazionale, con Tempi Morti ci mostra un’umanità agli estremi in cui tanti si potranno riconoscere.